segunda-feira, 7 de setembro de 2015

IL MITO DELLA PSICOTERAPIA – 1978

“Se volete svilire quello che una persona sta facendo, chiamate il suo atto psicopatologico e definite lei mentalmente malata; se volete esaltare quello che un individuo fa, chiamate il suo atto psicoterapeutico e lui un guaritore mentale.” (SZSAZ 16)

“Per tutto il diciannovesimo secolo la masturbazione fu considerata una causa e un sintomo di pazzia. Oggi è invece una tecnica psicoterapeutica impiegata dai terapeuti della sfera sessuale.” (SZASZ: 19)

“una paziente può evitare di parlare del senso di colpa connesso con la masturbazione  in psicoterapia, deve venir a patti con questa questione se, nel corso della terapia sessuale, le viene ordinato di esperimentare l’autostimolazione.” (HELEN KAPLAN apud SZASZ: 19 – 20)

“Al paziente viene raccomandato di eiaculare in situazioni che in passato avevano suscitato un’ansietà sempre piú intensa . All’inizio egli può masturbasi fino all’orgasmo in presenza della sua partner. Poi essa può portarlo all”orgasmo manualmente.” (HELEN KAPLAN apud SZASZ: 20)

“la masturbazione può essere terapeuticamente giovevole nella cura di un’ampia varietà di problemi sessuali e quindi è importante che il medico diventi bene informato e senza prevenzioni a questo riguardo se il paziente o la paziente vuole giovarsi di tale modalità di trattamento.” (JACK ANNON apud SZASZ: 20)

“Per decenni il nudismo fu considerato una forma di esibizionismo e di voyeurismo, vale a dire una perversione e di conseguenza una malattia mentale. Oggi è una forma accettata di trattamento medico.” (SZASZ: 20)

“In realtà la psicoterapia si riferisce a quanto due o piú persone fanno le une per le altre, e le une alle altre, mediante messaggi verbali e non-verbali.” (SZASZ: 25)

“se il cervello di una persona è malato e se un chirurgo opera questo paziente, si dice che pratica la neurochirurgia. Quindi l’invenzione stessa della parola psicochirurgia è profondamente rivelatrice del suo carattere di terapia fittizia su un organo metaforico.” (SZASZ: 28)

“Il concetto di psicoterapia ci tradisce giudicando aprioristicamente l’interazione come “terapêutica” per il paziente, nelle intenzioni o nei risultati o in entrambe le cose.” (SZASZ: 30)


“In breve, la psicoterapia è etica secolare. È la religione di persone formalmente irreligiose: una religione col suo linguaggio, che non è il latino ma il gergo medico, cuoi suoi codici di condotta, che non sono etici ma legalistici, e con la sua teologia, che non è il cristianesimo ma il positivismo.” (SZASZ: 31)

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